Gli ambienti delle acque dolci interne sono generalmente meno conosciuti
rispetto a quelli marini, eppure, in molti casi, presentano un livello di
biodiversità non certo inferiore a quello dei mari.
Purtroppo si assiste sempre più spesso a una
notevole alterazione di questi delicati ecosistemi. Le cause di questo
fenomeno sono generalmente imputabili all’azione dell’uomo: sfruttamento
sempre maggiore delle risorse idriche, inquinamento, cementificazione e
canalizzazione degli alvei. deforestazione, bonifiche, introduzione di
specie aliene competitrici di quelle autoctone, ecc. A questi fattori si
aggiungono poi quelli naturali, dovuti soprattutto ai recenti mutamenti
climatici, che stanno cambiando la fisionomia di intere regioni.
Per sensibilizzare un pubblico di
visitatori sempre più attento alle tematiche ambientali sul crescente
pericolo al quale sono sottoposte le acque dolci e per fare conoscere meglio
i suoi abitatori, il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze e
il centro acquariologico “Pianeta Blu” di Scandicci organizzano presso la
Sezione di Zoologia “La Specola”, dal 5 maggio all’8 giugno, la mostra
“Sotto il segno dei pesci”.
La mostra prevede l’esposizione di 10 acquari
rappresentativi di altrettanti ecosistemi delle acque dolci dei vari
continenti, corredati da pannelli didattici che illustrano al visitatore
pesci, piante e altri organismi caratteristici dei diversi ambienti.
Per la prima volta le collezioni storiche della
Sezione di Zoologia verranno affiancate da organismi viventi direttamente
nelle sale ostensive: grazie a questi microcosmi di biodiversità che ben si
prestano a illustrare vari aspetti degli habitat corrispondenti, il Museo di
Storia Naturale e “Pianeta Blu” intendono divulgare alcuni grandi temi della
biologia e dell’ecologia, quali le strategie mimetiche, la riproduzione, gli
adattamenti all’ambiente, l’evoluzione delle specie. |