Fosfati
di Dr. Bodo Schnell
I fosfati, i sali dell’acido fosforico, sono indispensabili in
natura. Gli acquariofili collegano i fosfati quasi esclusivamente
ad un fastidioso inquinamento dell’acqua. Questi però hanno un
gran numero di compiti vitali – senza i fosfati sarebbe
assolutamente impossibile la vita nella forma che noi conosciamo.
Quali
funzioni hanno i fosfati ?
Un compito molto importante del fosforo è il trasporto di energia
nel corpo. Quando il fosforo si lega a un “portatore” assorbe una
certa quantità di energia, che viene liberata quando il
“portatore” arriva a destinazione. La
quantità di fosforo utilizzata per il trasporto di energia
(energia assorbita ed energia liberata) presente nel corpo è molto
elevata.
Anche per la costruzione dello scheletro di tutti i vertebrati
viene utilizzato molto fosforo insieme a calcio. In modo
particolare, animali in fase di crescita hanno bisogno di un
apporto regolare di fosforo. I fosfati vengono inoltre utilizzati
da piante ed animali per rendere solubili nell’acqua sostanze
insolubili come per esempio i grassi per poterli trasportare nel
corpo. Quasi tutte le sostanze nutritive, come proteine, grassi,
carboidrati, ecc. contengono una certa quantità di fosforo legato.
Una certa quantità di fosfati nel cibo è perciò inevitabile, ma
soprattutto necessaria.
Il contenuto di fosforo nel cibo non dovrebbe superare l’1,5% .
Nell’acquario i fosfati vengono utilizzati come soluzione tampone
per stabilizzare il valore pH. Per esempio le soluzioni di
controllo e/o di calibrazione per i misuratori di pH sono quasi
sempre a base di fosfati. Negli acquari questi stabilizzatori di
pH non sono per niente adatti in quanto introducono fosfati
nell’acqua.
Ugualmente non sono consigliabili nell’acquario tutte le sostanze
addolcenti a base di fosfati1
come quelle che vengono
utilizzate per le lavastoviglie. Gli ioni
che formano la durezza, principalmente calcio e magnesio, vengono
chelati, cioè ricoperti da un involucro di polifosfati. Questo
involucro viene però nel tempo smontato letteralmente dai batteri.
Il risultato è che la durezza è nuovamente libera e a questa si
sono aggiunti i fosfati, che si sono scissi dai polifosfati in
singole unità.
1
si tratta
di una catena di diverse molecole di fosforo legate tra di loro;
poly (gr.) = molto
Come
si formano i fosfati nell’acqua?
Una piccola quantità di fosfati può essere nell’acqua di sorgente
se l’acqua ha attraversato degli strati di roccia contenenti
fosfati. Da queste rocce si scioglie solamente una piccola
quantità nell’acqua.
E’ molto più importante l’influenza dell’agricoltura. Con una
concimazione intensiva vengono portate delle grandi quantità di
fosfati ai campi ed è assolutamente indifferente se viene
utilizzato del concime chimico o naturale. L’influenza dei
detersivi contenenti fosfati è però diminuita sensibilmente negli
ultimi decenni.
I fosfati che inquinano l’acquario provengono normalmente da
un’alimentazione troppo abbondante, da un cibo troppo ricco di
fosfati e soprattutto dall’utilizzo di biocondizionatori
contenenti fosfati, che si accumulano spesso anche perché i cambi
dell’acqua vengono fatti troppo di rado.
Molto più di rado un inquinamento di fosfati può venire anche
dall’acqua del rubinetto.
Inquinamento dell’acqua e allo stesso tempo elemento nutritivo
vitale
Per quale motivo i fosfati sono problematici nell’acqua?
Un eccesso di fosfati che non viene utilizzato dalle piante
favorisce, come i nitrati,
la crescita delle alghe. Normalmente il loro aumento è collegato
con un aumento della conduttività, in special modo se non vengono
effettuati i cambi dell’acqua. La crescita
delle piante per questo motivo viene rallentata. Così avviene che
ancora più fosfati sono a disposizione delle alghe.
Anche per i pesci, in special modo per gli avannotti, la crescita
è fortemente rallentata. E’ vero che essi necessitano di una certa
quantità di fosforo per la formazione dello scheletro – però
questo non deve essere nell’acqua, ma nell’alimentazione!
Il fosforo che utilizzano i pesci viene prelevato quasi
esclusivamente attraverso il tratto intestinale e solo in quantità
irrisorie prelevato dall’acqua.
Cosa di può fare contro l’inquinamento da
fosfati nell’acqua?
In acqua dolce si può tollerare un valore di fosfati fino ad 1
mg/l, mentre in acqua marina non dovrebbe superare i 0,1 mg/l.
Come rimedio immediato è consigliabile l’utilizzo del
sera Phosvec: lega i fosfati in pochissimi minuti. I
fosfati che visibilmente precipitano sono assolutamente innocui e
non ritornano solubili nemmeno dopo molto tempo. Questi fosfati
precipitati vengono eliminati semplicemente con la campana
aspirarifiuti al primo cambio dell’acqua e quelli trattenuti nel
filtro alla prima pulizia del filtro.
Un’eliminazione biologica dei fosfati con filtri speciali come
avviene per i nitrati non è possibile. I fosfati si eliminano
molto più difficilmente dei nitrati e i composti che si formano
durante la loro eliminazione sono per la maggior parte
estremamente velenosi.
Anche dai batteri nel filtro biologico sono assimilati solamente
in quantità molto piccola. I batteri però trasformano una parte
dei fosfati organici in sali inorganici; questi poi possono
entrare in combinazioni insolubili con alcuni metalli come il
calcio e perciò essere eliminati dall’acqua.
Se i valori dei fosfati sono continuamente alti nonostante un
frequente cambio dell’acqua e la presenza di molte piante, si
consiglia di controllare il contenuto di fosfati nell’acqua del
rubinetto. Sconsigliamo comunque l’utilizzo dell’acqua del
rubinetto, non solo per il pericolo di inquinamento da fosfati ma
anche da sostanze innocue per l’uomo ma dannose per i pesci.
Consigliamo vivamente di utilizzare, per il primo allestimento
dell’acquario, ma soprattutto anche per i
cambi dell’acqua, l’acqua di osmosi che può essere portata ai
valori adatti per i vostri pesci molto facilmente con il
sera mineral salt.
|