Un acquario biotopo di comunità per i Ciclidi del lago Tanganica
di Dr. Bodo Schnell e Dieter Untergasser (I parte)

I Ciclidi del lago Tanganica sono da diverso tempo una componente fissa dell’acquariologia. La loro colorazione spesso molto bella come anche i loro comportamenti particolarmente interessanti rendono il loro allevamento un’esperienza particolare. Inoltre l’acqua dell’acquario per questi pesci si può preparare molto facilmente e con poco impegno.

Le varietà disponibili in commercio e facilmente allevabili negli acquari sono, con poche eccezioni, abitanti delle rocce rivierasche o dei fondi sabbiosi. Questi ambienti si possono riprodurre in modo molto semplice.

 

L’ allestimento

Un acquario biotopo di comunità per pesci del lago Tanganica dovrebbe avere una certa dimensione. Sono consigliabili vasche a partire da 250 litri. In acquari di queste capacità si possono allevare p. es. alcune varietà piccole della specie Lamprologus, piccoli Julidochromis e Xenotilapia, e sul fondo anche le specie Cyprichromis e Paracyprichromis.

Sul fondo dell’acquario si mette come prima cosa una lastra di polistirolo dello spessore di circa 1 cm che copra tutto il fondo. Con questo sistema si diminuisce il rischio di rompere il vetro del fondo con le molte pietre pesanti. Non disponendo di una lastra in polistirolo, si può utilizzare una lastra di sera thermo safe.

Per la riproduzione della zona rocciosa sono sostanzialmente adatte tutte le pietre che non cedono sostanze nocive.  Sono particolarmente adatte le pietre calcaree con molti buchi che offrono tanti passaggi e grotte ed anche le pietre di ardesia con i quali, sovrapponendoli si possono creare altrettante grotte e passaggi.

Le pietre, lavate molto bene, vengono poste sulla lastra di polistirolo e incollate tra di loro e ai vetri laterali con del silicone. Questo è molto importante per non far crollare le costruzioni a causa dei pesci che scavano o urtandole mentre si effettuano le manutenzioni. Oltre al silicone può essere usato per le pietre calcaree anche l’apposito cemento per acquari. È consigliabile prima, arredare l’acquario con le pietre e solo dopo introdurre la sabbia. In questo mo-do le pietre sono più stabili e non possono spostarsi a causa degli scavi dei pesci. A questo si aggiunge anche che il tutto risulta più naturale rispetto a pietre appoggiate sulla sabbia.

Adesso si può introdurre il fondo di sabbia. Si è rivelata particolarmente adatta la sabbia di quarzo con granelli non spigolosi nella quale i cosiddetti "Ciclidi-lumaca" possono insabbiare i gusci delle lumache in cui si nascondono molto più facilmente rispetto al ghiaietto. Ma anche altri pesci preferiscono la sabbia al ghiaietto e questo soprattutto quelli che si alimentano sul fondo. Per evitare che si formino delle zone anaerobiche si è dimostrato utile introdurre le lumache della famiglia Melanoides - dalla conchiglia a cono appuntito e molto rigida. Queste scavano continuamente nel fondo alla ricerca di cibo e in questo modo evitano il suo compattamento. Così giustamente vengono chiamati in modo scherzoso anche i “lombrichi dell’acquario”. Non danneggiano le piante. Però per la costruzione del loro guscio prelevano dall’acqua sali minerali. Per questo motivo è opportuno controllare regolarmente la durezza totale e carbonatica e in caso di necessità aumentarle con il sera mineral salt e/o con il sera KH/pH-plus.

 

Le piante

È possibile introdurre anche nell’acquario per Ciclidi dell’Africa Orientale delle piante in quanto proprio tutti i pesci indicati in questo articolo non danneggiano le piante. Piante molto delicate o che hanno un grande fabbisogno di CO2 non sono però indicate. Sono particolarmente indicate i vari tipi di Anubias che vengono piantate sulle rocce. Le rocce calcaree forate offrono abbastanza buchi dove poterle piantare senza dover ricorrere all’utilizzo della lenza per legarle. Come piante da mettere nella sabbia è adatta la Vallisneria spiralis.

 

L’acqua

Contrariamente alla credenza comune i pesci del lago Tanganica non sono pesci che prediligono acque dure. L’acqua del lago con i suoi ca. 11 °dGH è da considerare di media durezza ed anche la durezza carbonatica con i suoi 16 °dKH non è proprio da considerare durissima. Nonostante ciò i pesci si trovano bene anche in acqua molto dura. La premessa però è che l’acqua deve sempre avere un valore pH alcalino. Nell’acquario è opportuno tenere un valore pH tra 8 e 8,5. in questo modo abbiamo un certo margine di sicurezza in quanto i pesci non sopportano un’acqua acida. È molto semplice portare un’acqua tenera a questi valori: come primo si alza la durezza totale a 11 °dGH con il sera mineral salt e poi si porta la durezza carbonatica a 16°dKH con il sera KH/pH-plus. Automaticamente si avrà poi il valore pH adatto a questi pesci.

Una buona igiene, un forte movimento dell’acqua e regolari parziali cambi dell’acqua sono molto importanti. La maggior parte dei pesci del lago Tanganica hanno un grande fabbisogno di ossigeno e sopportano male un’acqua filtrata in modo insufficiente e carica di sostanze organiche. L’acqua del rubinetto deve essere, in ogni caso, trattato con il sera aqutan per renderla adatta alla vita dei pesci.