I pesci
La maggior parte dei pesci
che possiamo prendere in considerazione per l’allevamento appartiene alla
grande famiglia dei Ciclidi anche se ci sono altre specie interessanti come
p.e. i Synodontis, i Mastocembalus e persino Killi (Lamprichtys
tanganicanus).
È importante sapere che i
ciclidi prima nominati sono più o meno territoriali e molto spesso
abbastanza aggressivi. Difendono il loro territorio anche verso intrusi
molto più grandi ed in modo particolare durante l’allevamento della prole.
Per questo motivo l’acquario deve presentare moltissimi nascondigli e dei
confini visibili. Siccome i pesci rispettano generalmente i confini
territoriali e se l’acquario è strutturato bene e gli occupanti sono stati
scelti con criterio è difficile che i pesci si causino delle ferite serie.
Sono adatti
per acquari fino a una capacità di 400 litri p.e. i più piccoli
rappresentanti dei Neolamprologus (N. buescheri, N. cilindricus.
N. leleupi) che vivono tra le rocce e si riproducono nelle grotte. Sono
ugualmente adatti anche i
Neolamprologus brichardi, N. pulcher, N. splendens.
Si deve tenere però anche
in considerazione che questi pesci si riproducono molto facilmente e delle
volte può essere difficile trovare degli interessati alla numerosa prole.
Questi pesci hanno un comportamento per l’allevamento della prole molto
particolare: avannotti di generazioni precedenti aiutano i genitori a
difendere i fratelli più giovani e così il numero dei pesci che raggiungono
l’età adulta è particolarmente alto.
Alcuni tipi di pesci si
sono adattati durante la loro fase di evoluzione a un fondo sabbioso. Di
questi pesci fanno parte i ciclidi del genere Xenotilapia. Per acquari fino
a 250 litri con fondo ed arredamento adeguato sono particolarmente indicati
i relativamente piccoli Xenotilapia papilio. X. flavipinnis e X.
spiloptera, che raramente superano una lunghezza di 8 – 9 cm.
Spesso hanno dei bellissimi
disegni colorati sulle loro pinne dorsali che li rendono particolarmente
attraenti. Questi pesci sono anche relativamente pacifici. I sopra nominati
Xenotilapia allevano la loro prole in bocca che viene curata per i
primi 10 – 15 giorni dalla madre e poi se ne occupa esclusivamente il padre.
Esistono però ancora altre Xenotilapia come p.e. X. ochrogenys
dove è la sola madre che alleva i suoi avannotti in bocca.
I piccoli “ciclidi delle
lumache” si sono adattati ad una vita che si svolge esclusivamente sopra il
fondo di sabbia. Per nascondersi dai loro nemici come anche per riprodursi
usano i gusci vuoti delle lumache. Alcune specie (p.e.: Lamprologus
ocellatus e Neolamprologus brevis) le interrano nella sabbia
lasciando solo aperto l’entrata (ved. sera News autunno/inverno 2002).
Altri “ciclidi delle lumache” come N. multifasciatus vivono in
gruppi, anche grandi, in gusci di lumache che giacciono in grande quantità
sulla sabbia.
Come convivenza con questi
ciclidi legati a un substrato sono adatte alcuni Cyprichromis e
Paracyprichromis che vivono nell’acqua libera. Questi ultimi però
sembrano gradire la vicinanza delle rocce. Questi Ciclidi devono essere
allevati in gruppi il più grande possibile. I maschi si creano dei territori
nell’acqua libera e li difendono verso i loro simili. Le lotte sono senza
conseguenze e mai un avversario viene ferito.
Questo
ciclidi colorati e molto interessanti non vengono disturbati dagli altri
ciclidi, anche molto aggressivi, elencati all’inizio. Richiedono una ottima
ossigenazione dell’acqua e di conseguenza si deve anche dare la massima
importanza alla igiene nell’acquario. Nel caso si dovesse avere un
improvviso inquinamento organico consigliamo di utilizzare il
sera
toxivec.
L’alimentazione
Per tutti i pesci nominati
in questo articolo è adatta una alimentazione varia con i mangimi granulari
sera granumeat e
sera vipagran come alimentazione base e come varietà le leccornie
liofilizzate
sera
FD Dafnie e
sera
FD artemia Shrimps che devono essere bagnate prima di distribuirle
per farle affondare più facilmente. Per i Cyprichromis e i Paracyprichromis
consigliamo come cibo base il sera microgran in quanto le loro bocche sono
molto più piccole.
Eliminazione biologica
degli escrementi
L’alimentazione con i sopra
elencati mangimi assicura una digestione ottimale di conseguenza anche
l’acqua si inquina meno grazie ad una minor quantità di escrementi. Le
proteine di altissima qualità combinate secondo la formula VIP vengono quasi
completamente utilizzate dall’organismo. Una parte delle proteine però viene
eliminata dal metabolismo e ceduta come ammonio all’acqua. I batteri
nitrificanti del
sera nitrivec le trasformano nel filtro in nitriti e subito di
seguito in nitrati.
In un acquario che
riproduce il lago Tanganica la eliminazione biologica degli escrementi deve
funzionare particolarmente bene in quanto a causa dell’alto valore pH una
parte dell’innocuo ammonio si trasforma in ammoniaca altamente tossica.
Il filtraggio
I nuovi
filtri esterni
serafil si prestano particolarmente
bene a questo scopo in quanto possiedono un grande volume per il materiale
filtrante. Il filtro più piccolo possiede 2 cestelli per il materiale
filtrante della capacità di rispettivamente 1,5 litri, il filtro medio 3 ed
il filtro più grande 4. In questo modo si può introdurre una quantità
relativamente grande del insuperabile materiale filtrante biologico
sera
siporax. Uno dei vantaggi di questo filtro è che può essere chiuso e
messo in funzione solamente dopo che i cestelli sono sistemati perfettamente
nelle loro sedi. È perciò impossibile che l’acqua possa passare per altre
vie che non siano quelle attraverso il materiale filtrante. Per un acquario
da 250 - 450 litri allestito come biotopo lago Tanganica consigliamo il
serafil 1300. Ad acquari più grandi possono essere applicati diversi
serafil 1300. In questo modo è anche praticamente annullato il rischio
dell’interruzione del filtraggio e si ha la possibilità di utilizzare una
maggiore e anche diversa qualità di materiali depuranti. Questa alternativa
è oltretutto più economica di in grande ed unico filtro esterno. Chi avesse
mai provato di portare un filtro esterno da 25 kg in bagno o in giardino per
pulire il materiale filtrante saprà apprezzare l’alternativa di 2 o 3
serafil 1300.
I
fosfati: evitarli ed eliminarli
In un acquario del lago
Tanganica la formazione dei fosfati è relativamente alta in quanto sono
presenti solo poche piante e a lenta crescita e i pesci sono molti e vengono
alimentati bene. I fosfati vengono eliminati introducendo in un cestello del
serafil 1300 il nuovo materiale
sera phosvec granulat. Può rimanere nel filtro per 3 mesi ed in
questo periodo può assorbire e trattenere fino a 12.500 mg di fosfati.
Passati i tre mesi deve essere sostituito. Questo granulato non ha alcuna
attinenza con la zeolite e perciò non cede mai più i fosfati assorbiti.
Neanche dopo l’esaurimento della capacità assorbente i fosfati trattenuti
possono più tornare in soluzione. Il sera phosvec granulat toglie
alle alghe la base per la loro alimentazione e perciò vi lascia godere
l’acquario togliendovi una parte del lavoro. |