Sera risponde: i pesci spazzini

Molti di voi ci chiedono spesso informazioni sulla corretta alimentazione dei propri pesci, elencandoci quali sono le specie presenti in vasca e concludendo con “e poi ho anche un pulitore”. Quest’ultimo pare infatti un pesce di serie B, di dignità inferiore agli altri, capitato quasi per caso fra i colleghi – i pesci veri e propri – di cui non si può fare a meno ma che non è tenuto molto di conto nella scala degli apprezzamenti fra acquariofili. Non a caso, quando si inaugura un acquario, si tende a inserire prudentemente prima degli altri un pesce spazzino, una sorta di cavia usata per saggiare se i valori dell’acqua vanno bene e poi si mettono gli altri pesci.

Insomma, i pesci pulitori sono una categoria bistrattata dai più, i quali se hanno dei pregiudizi su questi pesci è unicamente per scarsa conoscenza. Purtroppo, anche nell’acquariofilia i luoghi comuni sono duri a morire e, fra questi, c’è l’accezione di pesce spazzino, letteralmente inteso come un pesce che mangia tutti i rifiuti presenti nell’acquario, dalle alghe ai residui alimentari, agli escrementi degli altri ospiti della vasca. Molti infatti comprano i pesci pulitori con l’intenzione di poter inserire dei piccoli bidoni-aspiratutto in acquario e, sempre in buona fede, non capiscono perché dopo un po’ di tempo questi animali, con gli occhi gonfi e i bargigli rovinati, si ammalino e muoiano.

Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza sull’ecologia di questi pesci, i tanto diffusi Ancistrus, Corydoras, Botia, Crossocheilus, ecc., onnipresenti in ogni acquario ma dei quali, spesso, si ignorano necessità ed abitudini di vita.

La maggior parte di questi pesci è resistente e ben adattabile, anche se hanno precise esigenze per quanto riguarda la composizione dell’acqua, che preferiscono con valori di pH neutro o leggermente acido. Generalmente pacifici, convivono bene con le altre specie, purché si tenga conto delle loro abitudini gregarie, dato che in natura vivono in gruppo, condizione che spesso viene disattesa tenendo in acquario singoli esemplari. Generalmente preferiscono le zone più riparate dell’acquario, spesso entrando in attività al buio, ma una volta acclimatati escono frequentemente dai loro nascondigli per cercare il cibo.

Un’altra leggenda da sfatare è che siano onnivori: in realtà fra i pesci pulitori esistono specie preferenzialmente carnivore (quali Botia e Corydoras) ed altre spiccatamente erbivore (Ancistrus e Crossocheilus). I primi si cibano di piccoli invertebrati, affidandosi per la ricerca del cibo principalmente ad un ricchissimo corredo di terminazioni gustative, concentrate soprattutto nell’area buccale, in particolare nei caratteristici barbigli, ma in alcune specie distribuite anche su gran parte della superficie corporea. I secondi si nutrono di residui vegetali, raschiando attivamente con la loro bocca a ventosa la copertura algale presente sulle rocce e sui legni sommersi.

Queste specializzazioni alimentari fanno sì che i pesci pulitori siano – al contrario di quanto comunemente si pensa – estremamente esigenti per quanto riguarda il cibo. L’Ancistrus, per esempio, ha bisogno di un costante apporto di lignina nella dieta, fornita in natura dai residui legnosi presenti nelle acque in cui vive.

La formulazione di mangimi specifici per questi pesci deve tener conto di tutte le loro necessità alimentari, apportando vitamine ed elementi nutritivi essenziali per il loro mantenimento. Fra questi ricordiamo, oltre al classico alimento in pastiglie Sera Viformo, adatto a tutti i pesci di fondo, il Sera Spirulina-tabs, particolarmente gradito ai Loricaridi, un mangime in pasticche ricche di proteine vegetali e spirulina. A questi si aggiungono dei mangimi di nuova concezione, i Sera Vipa-Chips e i Sera Wels-Chips, alimenti in forma di leggeri chips, che si ammorbidiscono in fretta ma non si disgregano, rimanendo così a lungo a disposizione dei pesci che ispezionano il fondo, limitando al contempo l’inquinamento dell’acqua. In particolare, i Sera Wels-Chips contengono elementi appositamente studiati per la dieta dei pesci pulitori litofagi, quali legno di ontano e corteccia di salice.

Questi mangimi selezionati sono l’ideale complemento trofico in acquari che contengano più specie di pesci pulitori e che richiedono quindi un’alimentazione intensiva a basso tasso inquinante.