Sera risponde: il giusto
ambientamento.
Arrivano nuovi ospiti nell’acquario: qual è il modo migliore per accoglierli? Questa è una fase cruciale nell’allestimento della vasca, poiché il corretto inserimento dei pesci nel nuovo ambiente è determinante per il loro stato di salute. Talvolta l’acclimatamento viene sottovalutato, con conseguenze purtroppo presto visibili: entro 48-72 ore dall’inserimento, i pesci mal introdotti mostrano evidenti sintomi di apatia, tendenza all’isolamento, mancanza di appetito, prolungato stazionamento sotto la superficie dell’acqua, boccheggiamento, ecc. Tali sintomi sono imputabili allo shock fisiologico patito dagli animali nel loro nuovo ambiente, le cui caratteristiche fisico-chimiche sono evidentemente diverse da quelle alle quali erano abituati in precedenza. Il valore alle cui oscillazioni i pesci sono maggiormente sensibili è la conduttività, ma anche variazioni del pH e della temperatura dell’acqua possono indebolirli, rendendoli più vulnerabili a malattie e parassitosi. Per evitare queste spiacevoli conseguenze, basterà applicare poche e semplici regole nell’ambientare i nuovi pesci. Per prima cosa si introduce il sacchetto di plastica che contiene gli animali all’interno dell’acquario (fig. 1), avendo cura di arrotolarne bene i bordi e lasciandolo ben aperto. Dopo provvederemo a versarvi dentro 2-3 gocce del biocondizionatore Aqutan (fig.2), che contiene vitamina B1 ad azione anti-stress *: ciò serve per limitare ai pesci il trauma delle successive operazioni. In seguito, ad intervalli regolari di circa 15 minuti, per almeno 1-2 ore, verseremo una tazzina di acqua dell’acquario all’interno del sacchetto (fig.3), in modo da miscelare gradualmente la nuova acqua con quella in cui si trovano i pesci. Se il sacchetto è troppo pieno, preleviamo qualche tazzina d’acqua dal suo interno e la buttiamo via. Trascorse le due ore, passeremo a pescare delicatamente i pesci nel sacchetto con un retino piccolo (fig. 4) e ad introdurli finalmente in acquario. L’acqua rimasta nel sacchetto deve essere buttata via. Infine, come ultima precauzione, verseremo nel filtro del Nitrivec (fig.5) – seguendo le dosi indicate sulla confezione – il quale ha il compito di aiutare il filtro nella depurazione necessaria alla nuova aumentata popolazione dell’acquario. Un ulteriore accorgimento, a garanzia della tranquillità e del benessere dei nuovi ospiti, è spegnere i neon per alcune ore, in modo che i pesci introdotti possano esplorare la vasca e cercarsi rifugi senza essere disturbati dalla curiosità dagli altri coinquilini.
Nei giorni immediatamente
seguenti alla loro introduzione, è buona norma ridurre la quantità di cibo ai
pesci, così che la flora batterica presente nel filtro abbia tempo per
accrescersi ed adeguarsi alle nuove esigenze. * La vitamina B1 è detta anche aneurina o tiamina. La sua forma attiva, il coenzima tiamina pirofosfato, agisce a livello cellulare nel metabolismo dei carboidrati, in particolar modo a livello della decarbossilazione degli alfa-chetoacidi (da cui deriva gran parte della CO2 respiratoria) e nel ciclo dei pentosofosfati. La vitamina B1 è quindi attiva sul metabolismo generale, sul trofismo del sistema nervoso, sul quale esercita una azione di feedback quando un eccesso di adrenalina altera l'attività motoria e muscolare in genere, agendo come fattore antistress.
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