Macro- e
micro-elementi nel marino (appunti)
di Maurizio
Lodola – Consulente scientifico Sera
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Gli esseri viventi marini si
sono evoluti per decine di milioni di anni in un elemento, il mare, appunto,
che da allora sino ai giorni nostri è rimasto praticamente costante nel tempo.
L’enorme massa d’acqua, infatti, non viene alterata da condizioni atmosferiche
come la pioggia o la siccità mantenendo così stabili i valori di salinità e
quindi di macro e microelementi in esso disciolti. Per questo motivo
l’allevamento di pesci, invertebrati ed alghe nell’acquario marino risulta più
problematico che non in acqua dolce: essi infatti non hanno avuto necessità di
evolvere quei meccanismi di compensazione che permette agli esseri
dulcacquicoli di adattarsi a variazioni di pH e conduttività e mal sopportano
carenze o eccessi di oligoelementi.
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Gli oligoelementi contenuti
nell’acqua assolvono funzioni regolatrici del metabolismo: la loro giusta
concentrazione e le reciproche proporzioni sono alla base del buon
funzionamento del nostro acquario. Nelle macroalghe (sia verdi che calcaree) e
in quelle unicellulari la carenza di uno di essi compromette l’utilizzo di
tutti gli altri che verranno così utilizzati al minimo: questo meccanismo è
conosciuto come “Legge del minimo” messa a punto da Justi von Liebig, barone,
chimico tedesco (1803-1873), uno dei fondatori della moderna chimica organica.
Per contro un eccesso di micro nutrienti può inibire le reazioni chimiche a
cui invece sono preposti come catalizzatori (non dimentichiamo che
essenzialmente sono metalli!) e causare la chiusura prima, e la morte poi,
degli invertebrati. Appare evidente, quindi, che gli oligoelementi devono
essere immessi in acquario in una miscelazione ben equilibrata e che dato le
piccolissime quantità di cui il nostro acquario necessita, è bene che questa
operazione venga effettuata da un laboratorio biochimico specializzato.
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Dalla ricerca SERA nasce il
Marinvit plus, soluzione liquida bilanciata di Stronzio, Molibdeno,
Litio, Rubidio, Iodio e altri elementi presenti in tracce nel mare.
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Lo Stronzio partecipa
attivamente al metabolismo del Calcio nella formazione dello scheletro dei
pesci e nell’esoscheletro dei coralli duri. Se in eccesso lo Sr si
sostituisce allo stesso Ca nella costituzione delle ossa.
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Il Molibdeno è
indispensabile alla flora batterica anaerobia per la riduzione dei nitrati e
come lo Stronzio partecipa al metabolismo del Calcio: una carenza accentua
l’accumulo di nitrati, un eccesso risulta invece nocivo al metabolismo di
pesci e invertebrati.
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Litio e Rubidio regolano
il trasporto ionico attivo delle cellule; se in eccesso si innescano
processi di sostituzione con Sodio e Potassio alterando tale meccanismo con
gravi disfunzioni metaboliche di tutti gli esseri viventi ospitati in
acquario.
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Lo Iodio ha funzione
regolatrice della tiroide nei pesci e interviene nella sintesi della chitina
nei crostacei: carenza o eccessi portano a disfunzioni tiroidee e talvolta a
tumori della stessa tiroide nonché a problemi di crescita e di indurimento
dell’esoscheletro di gamberi e aragoste.
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A questi oligoelementi ne va
affiancato un altro, il Ferro. Gli insuccessi che spesso si hanno
nell’allevamento degli invertebrati è da imputarsi ad una scarsa attenzione
alle Zooxantelle con cui vivono in simbiosi. L’utilizzo di Ferro chelato con
una concentrazione di 0,05 mg/l (diluizione 1:10 rispetto all’acqua dolce)
risulta indispensabile: il Sera Florena risolve definitivamente il
problema della disponibilità di questo importantissimo elemento e del suo
dosaggio in acquario marino.
Discorso a parte va fatto per
il Calcio ed il Magnesio, massicciamente utilizzati da invertebrati e alghe
calcaree.
Il Calcio
Alghe ornamentali e
invertebrati necessitano di calcio per la costruzione del loro scheletro o dei
loro gusci. La concentrazione di Calcio in mare è tra i 400 - 450 mg/l. Questa
concentrazione deve essere controllata
costantemente con il sera Calcium-test. Questo test
controlla con una precisione inusuale di 20 mg/l il contenuto di Calcio
nell’acquario marino.
Se si dovesse rilevarne la mancanza, il Calcio può
essere aggiunto e regolato facilmente con il sera Calcium-plus. Non influisce
sulla durezza carbonatica e non altera il valore del pH. Non reagisce inoltre,
contrariamente all’idrato di calcio, con gli oligoelementi.
Il
Magnesio
Il sera Mg-Test ci permette di misurarne la
concentrazione; il sera Magnesium-plus di reintegrare il Mg consumato in maniera
semplice e sicura.
Un contenuto ottimale di magnesio nell’acqua marina
è indispensabile per l’allevamento di invertebrati e alghe superiori.
Questo elemento, per esempio, è necessario in modo
particolare alle alghe rosse incrostanti in quanto utilizzano in gran parte il
magnesio per la struttura del loro scheletro (10–20 %). L’acqua di mare in
natura contiene circa 1300 mg/l; questo valore deve essere presente anche
nell’acquario.
- Il rapporto Mg/Ca è di
ca. 3/1 (1300/420)
- Una scarsa
concentrazione di Magnesio limita l’assimilazione del Calcio
- Se il rapporto Mg/Ca è
inferiore a 3, il Calcio precipita come Carbonato di Calcio con conseguente
abbassamento del KH
- Una scarsa
concentrazione di Mg limita anche l’utilizzo del fosforo che si accumula sotto
forma di fosfati (PO4)
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