Alla conquista della terra
Gli organismi che popolano gli ambienti "estremi", dove le condizioni di vita cambiano rapidamente, in un passaggio mutevole di alte e basse maree, di habitat acquatici ed improvvisamente riarsi, hanno sviluppato di conseguenza adattamenti estremi per sopravvivere in questi luoghi Le lagune salmastre sono un esempio di questi ambienti particolari, in cui la selezione naturale ha premiato solo gli individui che si sono saputi adattare a sbalzi di salinità, a condizioni di vita sommersa e poi allasciutto, allabbondanza di nutrienti e di ossigeno come a situazioni asfittiche e con penuria di cibo. E ovvio che la contemporaneità di questi fattori sfavorevoli non ha consentito la colonizzazione di tali luoghi ad un elevato numero di specie, ma quelle che invece ci sono riuscite hanno compiuto senzaltro un grande successo evolutivo. Fra queste, i Perioftàlmi rappresentano sicuramente una delle più singolari espressioni della capacità di adattamento che si possano ritrovare nel mondo dei Pesci. Generalmente classificati nella famiglia dei Gobidi, ma da taluni posti nella famiglia a sé stante dei Perioftàlmidi per le loro eccezionali caratteristiche, sono distribuiti con numerose specie nelle zone costiere tropicali del Vecchio Mondo, soprattutto nei mangrovieti e negli ambienti salmastri, dove conducono vita anfibia. Questi pesci, infatti, possono restare fuori dall’acqua per periodi di tempo abbastanza lunghi (alcune specie addirittura lo preferiscono) e addirittura passeggiare all’asciutto sulla terraferma, grazie a delle peculiari modificazioni di alcuni loro apparati. La cavità orale e le camere branchiali sono intensamente vascolarizzate e provviste di espansioni sacciformi in cui lanimale incamera acqua prima di uscire sulla terra, grazie alla perfetta aderenza dellopercolo, a tenuta stagna. Laria atmosferica viene aspirata con la bocca e lì lossigeno si scioglie mescolandosi con lacqua di scorta, consentendo così al pesce di respirare anche fuori dal suo elemento. Quando i Perioftàlmi vanno a caccia (generalmente di vermi, molluschi, insetti, ma anche di piccoli perioftàlmi di altre specie), per ingoiare le loro prede sono costretti ad espellere lacqua immagazzinata nelle branchie, perciò devono ritornare nellacqua per farne di nuovo rifornimento. Ladattamento allambiente terrestre ha poi comportato ulteriori modificazioni che, dopo lapparato respiratorio, hanno coinvolto anche quello locomotore: le pinne pettorali, ampie e robuste, sorrette da un peduncolo squamoso e provviste di muscoli, consentono a questi pesci di compiere scatti in senso antero-posteriore, muovendosi come se avessero delle stampelle. Anche le pinne ventrali collaborano a questi movimenti, grazie alla loro forma a ventosa che aumenta laderenza al suolo, permettendo ai Perioftàlmi non solo di spostarsi agilmente sul terreno, ma anche di arrampicarsi su rocce e rami. In queste situazioni lanimale si aiuta con la spinta fornita dalla parte posteriore del tronco e della coda che, in caso di appostamento alle prede, rimane immersa nellacqua, in quanto, essendo intensamente vascolarizzata, può adsorbire ossigeno dallacqua allo stesso modo delle branchie, servendo da meccanismo ausiliario alla respirazione. Ulteriori adattamenti al nuovo stile di vita hanno riguardato gli occhi, che si fanno peduncolati e mobilissimi, retrattili allinterno di una cavità infraorbitale, dove i globi oculari vengono costantemente inumiditi e ripuliti; anche il cristallino si modifica per adeguarsi alla visione aerea, accomodandosi per la distanza ravvicinata, tanto che lindice di rifrazione è vicino a quello dei vertebrati terrestri. Una protezione mucosa, secreta da speciali cellule epidermiche, garantisce un costante livello di umidità alla pelle dei Perioftalmi, a completamento della serie degli adattamenti allambiente subaereo. I Perioftàlmi possono essere suddivisi in tre gruppi, diversamente acclimatati allambiente terrestre. Il primo comprende il genere Scartelaos, i cui rappresentanti abitano le piane fangose continuamente coperte dalle maree e vengono detti "perioftàlmi anguilla" per il corpo lungo e sottile che preferiscono tenere sottacqua, non allontanandosene mai troppo ( per esempio S. viridis; ecc.). Al secondo gruppo appartiene il genere Boleophthalmus, con specie più svincolate dallacqua, che si spostano ai margini delle formazioni di mangrovie, ma che mantengono una dieta prevalentemente a base di organismi marini (B. pectinirostris, lungo fino a 20 cm; B. boddaerti, delle coste dellAsia meridionale ed orientale; B. caeruleomaculatus, australiano; ecc.). Infine, i generi più terrestri, Periophtalmus e Periophtalmodon, che raggruppano specie con una spiccata preferenza per la vita emersa (P. crysospilos, lungo fino a 12 cm, diffuso nelle acque salmastre dallIndia alle isole della Sonda; P. barbarus, di 15 cm di lunghezza, si trova lungo le coste orientali africane fino allOceania, soprattutto nelle acque salmastre alla foce dei fiumi; P. harmsi, delle coste rocciose di Giava; P.schlosseri, lungo fino a 27 cm, popola le acque salmastre della Birmania, Assam, Siam, penisola Malese, isole della Sonda, Celebes e Nuova Guinea; P. koelreuteri, delle zone litorali dellOceano Indiano, del Pacifico e dellAfrica occidentale; P. dipus e P. weberi, con specie dulcaquicole; ecc.). Le specie più svincolate dallacqua, come nel genere Periophtalmus, hanno acquisito abitudini territoriali, così che è frequente vedere i maschi che cercano di allontanare i rivali dal proprio territorio, esibendo in parata il vessillo della pinna dorsale anteriore, che aprono a ventaglio per mostrare il vistoso ocello colorato, a funzione deterrente per gli avversari. La difesa dei diritti territoriali può talvolta sfociare in lotte vere e proprie (anche se mai cruente), come avviene tra i maschi di Boleophthalmus boddaerti che, durante il periodo degli accoppiamenti, si affrontano bocca a bocca. Gli individui del genere Scartelaos invece si limitano ad alzarsi periodicamente sulla coda per scoraggiare gli altri maschi. La spiccata territorialità dei maschi si intensifica durante lepoca degli amori, quando assumono una livrea più vistosa, permettendo solo ai giovani immaturi ed alle femmine di avvicinarsi. Per attrarre questultime, i maschi di certe specie scavano una sorta di piccolo nido nel fango, circondato da pareti, nel quale invitano la femmina ad entrare; in altre specie è la femmina stessa a costruire il nido e poi a prendersi cura della prole. La specie più diffusa in commercio è il Periophtalmus barbarus (da taluni classificato come P. argentilineatus), distribuito dallAfrica allAsia e allAustralia, insieme a P. papilio, di dimensioni maggiori (fino a 25 cm). Da quanto detto appare evidente che i Perioftàlmi non possono essere ospitati nel classico acquario, ma in una vasca con particolari caratteristiche, del tipo acquaterrario salmastro. Si dovrà predisporre una zona dacqua bassa ed ampia, arredata con ghiaietto, sabbia fine e radici di piante; parimenti importante sarà la parte emersa, che deve simulare la zona di battigia, con una sorta di spiaggia sulla quale potremo posizionare qualche sasso, piccoli tronchi e rami contorti, sui quali sicuramente vedremo arrampicarsi i nostri ospiti. La vasca potrà essere ulteriormente abbellita con lintroduzione di piante palustri acclimatabili in questo ambiente salmastro, nel quale lacqua deve avere una densità compresa fra 1010 e 1020, un pH di 8 8,5, ed una temperatura costante ed uguale sia nella parte sommersa che in quella terrestre. Molto importante è inoltre il livello di umidità, che deve essere elevato per riprodurre le condizioni di clima tropicale a cui questi pesci sono abituati; un riscaldatore sul fondo ed un aeratore, adeguatamente posizionati, saranno sufficienti a garantire una situazione simile a quella naturale. Una raccomandazione essenziale per chi voglia tenere insieme più esemplari è di predisporre uno spazio sufficientemente ampio, viste le attitudini territoriali di questi pesci che, altrimenti, potrebbero diventare aggressivi. Sarà bene, inoltre, dotare la vasca di una buona chiusura, a prova di "passeggiate", dato che si arrampicano agevolmente anche sulle lisce pareti di vetro. In considerazione delle loro singolari caratteristiche, potrà forse sembrare difficile allevare dei Perioftàlmi in cattività, mentre invece la loro cura non presenta particolari problemi. La loro alimentazione prevede soprattutto prede vive (larve di zanzara, tubifex, lombrichi, insetti), ma si adattano anche ai cibi surgelati e, superata la fase di acclimatazione, al mangime secco. Di natura curiosa, seguono attentamente i nostri movimenti con i loro grandi, mobili occhi, imparando presto ad accettare il cibo sia in acqua che a terra e, nel caso di esemplari ospitati nellacquario da molto tempo, direttamente dalle mani. TOP
Adsorbimento: adesione di una sostanza disciolta o gassosa alla superficie di un solido o liquido. In acquariologia su questo fenomeno sono fondati i filtri costituiti da cartucce piene di polvere di carbone, attraverso le quali passa l'acqua, che deposita le sostanze organiche in essa disciolte sulla superficie dei granuli di carbone, capaci di adsorbirli. Bénthos: complesso di organismi viventi del fondo marino o delle acque interne che possono essere fissi (b. sessile: coralli, alghe verdi, crinoidi) o mobili (b. vagile: crostacei, stelle marine e gasteropodi). La vita bentonica è diffusa a varie profondità: il b. litoraneo comprende organismi che vivono al di sopra di 200 m. di profondità; il b. abissale comprende organismi viventi alle profondità superiori. Questi ultimi sono in maggioranza fosforescenti o dotati di organi luminosi (fotofori). Coàne: (dal greco khoàne, imbuto) aperture che mettono in comunicazione le fosse nasali con la cavità buccale, tipicamente presenti nei Pesci Sarcopterigi (o Coanoitti). Cristallino: corpo lenticolare, trasparente e incolore, costituente anatomico dell'occhio, sospeso per mezzo di sottilissime fibre dietro all'iride, lungo la via che i raggi luminosi percorrono per giungere a impressionare la retina. Filogenesi: storia dell'evoluzione delle specie vegetali e animali, dalle origini alle forme più complesse, e studio comparativo delle successive trasformazioni e dei successivi sviluppi delle diverse specie e dei diversi organi di ognuna. Habitat: il complesso delle condizioni climatiche e ambientali che consentono la vita e lo sviluppo delle singole specie di animali e di piante Limicolo: detto di animali che vivono sul fondale fangoso di mari e laghi. Mangrovieto: formazione vegetale delle zone litoranee dell'America tropicale, costituita da piante rizoforacee che, nelle specie arboree, sono tenute sollevate sul livello dell'alta marea dalle radici accessorie, originate da tronco o dai rami. I frutti di alcune specie comuni sono commestibili. Tubifex: genere di Anellidi Oligocheti della famiglia dei Tubificidi, con setole ventrali caratterizzate da uncini bifidi. Vessillo: la parte espansa della pinna dorsale, spesso vistosamente colorata, a funzione di segnale inter- e/o intra-specifico. TOP
http://www.ucmp.berkeley.edu/vertebrates/sarco/dipnoi.html
Aquarium Fish Survival Manual: A Comprehensive Guide to Keeping
Freshwater and Marine Fish Aquarium Atlas: Rare Fishes and Plants Dynamic Aquaria: Building Living Ecosystems I fondamenti delletologia Adelphi Dizionario del regno animale |