Sud America, Rio delle Amazzoni
Ordine: Caraciformi
Famiglia: Caracidi
Genere e specie: Serrasalmus nattereri
Nome comune: Piranha rosso
Dimensioni massime: 28 cm
Alimentazione: carnivoro
Riproduzione: oviparo
Comportamento: pericoloso pesce predatore - gregario
Il piranha è un pesce robusto ma non di grossa taglia (difficilmente supera i 50
cm), dal corpo alto e compresso lateralmente, con una colorazione che varia a
seconda della specie dal verde opaco con sfumature rosso – arancio fino al nero
argenteo. Nonostante la costituzione apparentemente tozza, ha una muscolatura
potente che gli permette veloci spostamenti. La caratteristica che più lo
contraddistingue è senza dubbio la bocca,
simile ad una tagliola, con la
mascella inferiore molto pronunciata, provvista di una fila di denti
triangolari, grandi e affilati, i cui margini coincidono perfettamente con
quelli portati dalla mascella superiore, un po’ più piccoli ma ugualmente
taglienti. Questa dentatura è un’arma potente ed efficace, in grado di tranciare
di netto, con un solo morso, la carne dalle prede. I piranha sono pesci gregari,
che vivono generalmente in banchi numerosi, anche di alcune migliaia di
individui, arrivando a popolare interi corsi d’acqua.
Le loro abitudini alimentari hanno colpito da sempre l’immaginario collettivo,
anche se dati contrastanti, riportati da recenti studi e testimonianze,
ridiscutono la loro esagerata fama di famelici predatori. Di sicuro i piranha
sono attivi cacciatori, che attaccano prede quali altri pesci e piccoli animali
acquatici, solo occasionalmente grandi animali che entrino in acqua, tanto che
in molte zone di origine gli abitanti sono soliti fare tranquillamente il bagno
incuranti della loro possibile presenza; in altre invece sono pochi gli
individui che non siano stati aggrediti da questi pesci ed non abbiano perso
almeno un dito.
Fattori come il periodo dell'anno e la temperatura dell'acqua sembrano
influenzare il comportamento dei piranha, a tal punto che uno stesso esemplare
può assumere talvolta anche una dieta erbivora.
Durante la stagione secca, quando più gruppi si riuniscono per evitare di
rimanere nelle secche, è estremamente pericoloso avvicinarsi ad essi: la loro
forza e conseguente pericolosità sta nel numero. I banchi di piranha cacciano
utilizzando una tecnica detta “fullblow”: una volta scelta la preda, l'intero
gruppo la circonda e la divora a morsi. Un banco medio-grande di alcune
centinaia di individui è in grado di spolpare in pochi minuti un bue o un
cavallo, facendo letteralmente ribollire l’acqua per i loro frenetici movimenti
mentre si accaniscono sulla preda.
All'inizio della maturità sessuale fra i giovani avvengono numerosi
combattimenti per stabilire i ruoli gerarchici all’interno del gruppo, che
spesso portano al ferimento più o meno grave di uno dei due contendenti, fino al
cannibalismo.
La loro cattiva fama ha reso inevitabile un confronto fra i piranha e i grandi
predatori dei mari, gli squali: pare infatti che entrambi condividano
caratteristiche comuni, quali un simile sistema sensorio che permette loro di
percepire quantità anche minime di sangue nell'acqua ed anche i denti che,
estremamente robusti, vengono sostituiti uno ad uno in modo continuo,
permettendo a questi animali di alimentarsi sempre.
Nonostante la loro cattiva reputazione, i piranha svolgono un'importante
funzione nell’ecosistema acquatico: come spazzini mantengono le acque pulite
dalle carcasse di animali morti, evitandone la successiva putrefazione.